IO CERTE COSE LE DICO ANCORA, LUI ORA DICE E FA ESATTAMENTE IL CONTRARIO!

CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.

CENSURA e PROPAGANDA

CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.

Vi pubblico un interessante intervento di Carlo Freccero.

Oggi siamo qui per parlare di propaganda e censura. Queste pratiche di repressione del dissenso mirano allo stesso risultato, ma funzionano a partire da presuposti diversi. La censura colpisce chi si discosta dal mainstream. La propaganda invece crea il mainstream . Nel passato, nei media, prevaleva la censura. Tutta la storia della Televisione è una storia  di censura. Ma, in qualche modo, la censura indica ancora vitalità e dissenso. Si censura chi conserva un pensiero autonomo, mentre la propaganda  ha il compito di azzerare del tutto questo pensiero autonomo e divergente.

Il covid prima e la guerra oggi, hanno alterato la comunicazione trasformandola di fatto in propaganda. E in un messaggio propagandistico non c’è niente da censurare.

Il passaggio dalla censura alla propaganda corrisponde ad una presa di parola del potere in prima persona. Nel discorso del potere non deve essere censurato nulla.

Questo spiega il buonismo di oggi, la mancanza di violenza verbale, nei confronti politici e nei talk show televisivi.

Il potere si è reso conto che la censura fa scandalo e, contemporaneamente, può generare opposizione, mentre la propaganda è in grado di creare unanimità.

Questo seminario è dedicato alla propaganda di guerra. 

Viene naturale unire la parola propaganda alla parola guerra, quasi si trattase di una forma di riflesso condizionato. Nell’immaginario meanstream la parola guerra è collegata al Nazismo, ed al maggior teorico della propaganda autoritaria: Goebbles.

Gobbles ha spiegato che la propaganda ha le sue radici nella paura. Ed in effetti la propaganda che è stata utilizzata in maniera massacrante dai governi negli ultimi due anni, è una propaganda basata sulla paura: paura della morte per covid, paura del  nemico  come minaccia alla libertà e democrazia.

Ma per oggettività dobbiamo dire che la propaganda non è un’invenzione di Gobbles e del nazismo. Nasce invece in America nei primi anni del Novecento attraverso l’opera di Barneys. Nel suo libro “Propaganda” (1928) Barneys trattò indifferentemente propaganda e pubblicità. Non a caso fu incaricato dallo Stato americano di dirigere la propaganda di guerra, ma, nello stesso tempo lavorò nella pubblicità dei maggiori gruppi industriali dell’epoca .

La propaganda di Barneys non si basa tanto sulla paura, quanto sulle teorie psicologiche di Le Bon e Freud sulle masse, caratterizzate da un funzionamento proprio ed anomalo rispetto all’individuo. Suoi sono i concetti di “mente collettiva” e “fabbrica del consenso”.

Le masse non sono capaci di autonomia  e tendono all’unanimismo. Chiunque dissenta è escluso dal corpo sociale. E’ il meccanismo utilizzato dal marketing, dalla pubblicità e dalla televisione attraverso l’audience. La censura genera opposizione e frattura nel corpo sociale. La propaganda genera il gregge e non a caso le élites parlano del popolo in termini zootecnici.

Vorrei citare per tutti Mario Monti che si espresse tempo fa in questi termini: “la democrazia è una forma di governo sbagliata perché è assurdo che siano le pecore a guidare il pastore”

Il gregge non ammette libero arbitrio. Il potere decisionale deve rimanere saldamente in mano alle élites,  che sono  i nostri pastori.

Monti è stato uno dei primi ed uno dei più schietti teorici della necessità di un potere indifferente alle richieste della plebe.

Ma è da tempo che il potere ha preso la parola nei confronti di noi comuni mortali per illustrarci ciò che sta facendo per il “nostro bene”.

Chi come me ha abbastanza anni per avere attraversato gli anni ’70 ricordarà che il tema del potere è stato l’ossessione di un’intera generazione di filosofi. Il potere è stato allora identificato col sapere. La filosofia si è fatta archeologia per cercare in filigrana le tracce nascoste del potere, nei documenti e negli archivi del passato.

Proprio perché irragiungibile ed astratto, il potere era visto sì come antagonista del popolo, ma, nello stesso tempo, come circonfuso di un’aura sacrale che lo rendeva in qualche modo trascendente rispetto alla nostra quotidianità. Noi stessi ne eravamo partecipi introiettandone le regole

Il discorso sul potere divenne così ossessivo che Baudrillard, ad un certo punto, in “Dimenticare Foucault”, decretò la fine del potere con una sorta di sillogismo.

Quando si parla troppo di una cosa è perché questa cosa volge al termine. Oggi si parla solo di potere e quindi il potere è morto .  

Ma le cose non stavano così. Se lo spauracchio del potere moriva per la politica progressista e per la critica filosofica, il potere stesso prendeva la parola. La lotta di classe si ribaltava da Servo/Padrone a Padrone/Servo, fino ad arrivare all’assolutismo di oggi in cui il potere non si nasconde più ma, al contrario, si vanta della sua vittoria . E’ celebre la frase di Buffet: “La lotta di classe esiste e l’abbiamo vinta noi”. Noi corrisponde ad élites, ricchi, padroni.

Il potere prende la parola con un libro epocale a partire dagli anni ’70.  

“I limiti dello sviluppo” che indica già il nostro presente. “Il rapporto suoi limiti dello sviluppo”, commissionato al MIT del Club di Roma viene pubblicato nel 1972. Nel pieno dell’industrializzazione il libro ci ammonisce sul pericolo che la crescita della popolazione, dell’industrializzazione, dell’inquinamento, della produzione di cibo e di sfruttamento delle risorse, porti il nostro pianeta al collasso. Troviamo già qui tutti i temi dell’agenda 2030 e del Great Reset. Non è casuale.

Aurelio Peccei, fondatore del Club di Roma è un mito per Schwab, ed è intervenuto direttamente, alle origini del WEF, portando il suo contributo teorico.

A parte il bellissimo libro di Cesarano Collu, “Apocalisse e Rivoluzione” che identifica “I limiti dello sviluppo” come “utopia capitalista” la sinistra non sembra registrare l’evento. Al contrario sembra introiettare progressivamente questa utopia.

Da questo momento in poi è tutta una fioritura di congressi, segreti come quelli del Bildemberg ma, più recentemente, pubblicizzati e condivisi da tutti come i dibattiti del World Economic Forum, trasmessi online in diretta.

Quando ho parlato di World Economic Forum  sui giornali ed in televisione, sono stato accusato di cospirazionismo e di complottismo, come fossi io ad attribuire al potere le parole che il potere pubblicizza nei suoi forum, stampa nei suoi libri / manifesto, impone alla politica mondiale. 

Non si può conoscere la propaganda senza conoscere  “l’utopia del Potere”.

Per capire la verità dobbiamo partire da un’indagine globale . Secondo Lukács di “Storia e Coscienza di classe” la totalità è la verità da conseguire. 

Nel nostro caso si tratta del progetto globale di Nuovo Ordine Mondiale che il potere non nasconde più, ma pubblicizza in maniera ossessiva a partire dei testi scolastici, nei discorsi dei politici, nei congressi internazionali e che oggi viene espresso nel dettaglio in libri come “Covid 19 The Great Reset”, “La Quarta Rivoluzione Industriale”, “Governare la Quarta rivoluzione industriale” tutti di Klaus SCHWAB.

Questo progetto/ utopia ha assunto nel tempo nomi diversi: Agenda 21, Agenda 2030, Nuovo Ordine Mondiale, Tre Great Reset,

I sostenitori di questa utopia dai risvolti inquietanti e fortemente distopici hanno i loro referenti politici nel partito democratico americano di cui il partito democratico italiano è copia carbone. Il PD ha un atteggiamento schizofrenico del momento che nega nei dibattiti televisivi l’esistenza del Grande Reset, ma pubblica poi nel sito ufficiale del partito, l’articolo di Fiani sul Nuovo Ordine Mondiale.

Utilizza questa tecnica basandosi nel fatto che solo gli addetti ai lavori conoscono chi sia Klaus Schwab. 

Ma basta dare un’occhiata su internet sul sito del WEF per capire l’importanza economica del WEF. Sono iscritte a pagamento sulle sua piattaforma tutte le multinazionali.

Il WEF per la prima volta nella storia, funziona come una piattaforma non solo teorica, come le classiche fondazioni, ma è una vera e propria piattaforma operativa per mettere in contatto in tempo reale le maggiori multinazionali, creando progetti di applicazione immediata. La sincronicità con cui il Covid è stato gestito in paesi del mondo tra loro lontanissimi, ha funzionato perché esisteva un coordinamento politico guidato dai forum del WEF ed un cordinamento operativo elaborato nelle sue piattaforme a pagamento in cui le multinazionali farmaceutiche possono interagire con le majors dell’informatica e della comunicazione. Esistono “stanze” virtuali in cui le multinazionali informatiche e farmaceutiche si incontrano in tempo reale per decidere il nostro destino

 Questo reticolo rizomatico è oggi il potere, l’insieme di quelli che Schwab definisce: Portatori di interessi”. Il potere non si costruisce oggi sul sapere, ma sulla capacità di estrarre valore da ogni cosa, anche naturale, intoccabile e sacra come la vita stessa o il nostro DNA. La natura non è brevettabile, ma qualsiasi alterazione della natura sì. Per questo, il virus non è immediatamente matrice di interessi, ma “il guadagno di funzione” sì.  Il DNA non è brevettabile, ma il DNA modificato attraverso la tecnica RNA sì. Per questo le élites premono in direzione del Transumanismo, perchè l’alterazione della semplice natura è più profittevole della produzione industriale. Il valore non viene estratto più dal lavoro o dal consumo, ma dai nostri stessi corpi modificati.

Per chi pensa che SCHWAB non sia nessuno vorrei far notare che i partecipanti ai suoi ultimi due forum sono i capi di stato di tutti i paesi del mondo. SCHWAB ha autorità su di loro. L’attuale politica di Draghi in Italia inizia con una visita di SCHWAB che gli dettò la linea a Novembre 2021.

Per chi pensa che i governanti dell’Occidente siano l’espressione delle scelte democratiche del popolo, vorrei elencare quanti di loro sono usciti dalla scuola del WEF. “Young Global Leaders”: Merkel, Sarkosy, Tony Blair, Gordon Brown, Bill Gates, Macron, Trudeau, Chelsea Clinton, Jonathan Soros, Lynn Forester de Rothschild, Nathaniel Rothscild, Giacinda Arden, Jose Manuel Barroso, Matteo Renzi, Jose Maria Aznar, ma anche Zuckerber, Jeff Bezos, Di Caprio. Quello che colpisce è la trasversalità della scuola tra politica, business ed informazione.

Il Young Global Leaders è un centro ideale di produzione ideologica dove tutte le realtà convergono. 

Non a caso tra i forum del WEF il più recente riguarda la narrazione della realtà. Ed è in questa sede che Harari ha dichiarato la mente umana hackerabile.

Non penso ci sia da aggiungere altro. Questa digressione era necessaria, secondo me, per mettere in fila i puntini e tornare a quella totalità che Lukacs identificava colla verità. Ora possiamo tornare all’informazione che dovrebbe rivelarci tutto questo.

Come mai non c’è più conflitto, non c’è più censura nella programmazione televisiva?

Anche qui è rappresentato solo il pensiero unico della globalizzazione. A capo del Tg1 troviamo la maggior opinionista del Bildemberg.

Sempre del Bildemberg fa parte la maggior opinionista della 7.

 I più importanti conduttori della 7, sono espressioni del PD. Io credo siamo tutti in buona fede e questa, è la cosa più terribile.

Ma la propaganda televisiva non passa solo attraverso l’informazione. Anzi, al contrario, passa oggi attraverso tutta la gamma delle espressioni televisive, dall’infotainment, ai talent, alle fiction. E se infotainment e talent mirano soprattutto ad inculcarci modelli di comportamento e di costume, la fiction ha un potere fortissimo perché accede direttamente al nostro immaginario.

Da sempre Hollywood è stato l’arma più forte della colonizzazione americana del mondo, perché ha reso desiderabile come unico mondo possibile l’occidente.

Più che le armi consumi e fiction hanno creato la globalizzazione. 

Ma col tempo la fiction si è mescolata sempre più col reale, così come nel film “La Rosa purpureo del Cairo”, di Allen, l’attore esce dallo schermo per mescolarsi alla vita vera.

La guerra in Ucraina, che stiamo vivendo in questi giorni, è frutto di una fiction di diverse stagioni che dagli schermi televisivi si è trasformata in reality.

Come in altri casi (Reagan, Schwarzenegger), il presidente ucraino eletto è un attore, ma la sua storia è diversa dalle altre perché tra la fiction che l’ha reso famoso ed il suo attuale ruolo internazionale, non c’è soluzione di continuità.

Nel 2015 esce una serie televisiva intitolata “ Servitore del Popolo” prodotta per la Tv 1+1 di proprietà dell’oligarca  Igor Kolomoysky allora in rotta col presidente in carica Poroshenko:

Produttore ed interprete è lo stesso Zelensky.

Il successo è tale da indurre nell’immaginario popolare un cortocircuito tra fiction e realtà per cui l’attore Zelensky stesso diventa “servitore del Popolo” e vince le elezioni.

Ancora oggi Zelensky, con i suoi interventi, porta avanti la fiction. Si dice sia in Ucraina, ma le riprese lo mostrano chiaramente sempre in studio, con sfondi sostituiti dallo sfondo verde. I suoi discorsi continuano ad essere scritti dallo stesso sceneggiatore delle serie. 

Non è l’unica fiction di questa guerra “senza immagini”.

E’ risaputo che servizi televisivi italiani hanno utilizzato invece che immagini reali, frammenti di videogame, di film ed altro materiale di repertorio: incendi, incidenti, cataclismi del passato e non collegati alla guerra.

Interrogato sul fatto che avesse inserito nel suo servizio lo spezzone di un noto videogioco, un redattore del Tg2 si è giustificato dicendo che di questa guerra non esistono immagini reali per la censura di Putin. Non sappiamo se sia vero. Viceversa esiste un materiale prodotto ad hoc a scopo propagandistico di cui conosciamo l’esistenza, ne è un buon esempio il bombardamento all’ospedale pediatrico con l’influencer incinta, successivamente dichiarata morta e riscomparsa poco dopo, in un’altra storia. Ma già nelle altre guerre avevamo precedenti di ogni tipo, dai falsi salvataggi dei caschi bianchi in Siria ai, filmati dell’Isis girati in studio.

Però, dal punto di vista narrativo la storia del “Servitore del Popolo” è la più completa e la più didascalica perché ci dimostra che nell’epoca del metaverso realtà e fantasia si equivalgono.

Concludendo l’unanimismo del pensiero unico ci viene presentato come la migliore versione possibile del nuovo ordine mondiale, che rappresenta a sua volta il migliori dei mondi possibili: un mondo verde e senza guerra, ma, basato sulla decrescita e il depopolamento .

E’ l’utopia della élites che ci viene imposta per il nostro bene. O meglio il bene di Gaia il nome del nostro pianeta secondo l’ecologia.

Se questo mondo è perfetto cos’é che non possiamo condividere?

Altri decidono per noi e ci guidano verso direzioni di cui neppure  siamo consapevoli, perché, se lo fossimo, potremmo ribellarci e dissentire.

Ma se anche potessimo scegliere non saremmo liberi. Le idee che abbiamo in testa non sono nostre, ma impiantate dalla propaganda.

Per esistere democrazia e libera scelta deve esistere anche la possibilità del cittadino di conoscere la verità.

La scelta imposta dalla propaganda non è una vera scelta.

INTERVENTO DOTTOR MARIANO AMICI ALLA MANIFESTAZIONE DI ARDEA

CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE

Vi propongo l’intervento alla manifestazione di Ardea in cui, pochi giorni fa, ho ribadito la necessità di un “cambio di passo”: dopo le critiche e le proteste, è ora di voltare pagina e iniziare a impegnarci in prima persona per cambiare il paese.

“Amici per l’Italia” nasce con questo spirito: un movimento aggregativo di cittadini che scelgono di impegnarsi tutti insieme per il bene dell’Italia ma anche dei territori in cui vivono. Ci sono tanti modi per collaborare: candidandoti nella tua città, collaborando con la nostra organizzazione e sostenendo i nostri progetti di utilità sociale con una piccola donazione.

Guarda e condividi il video e per tutte le informazioni scansiona con il tuo telefonino il QR Code o visita il sito www.amiciperlitalia.com.

Amici per l’Italia scende in campo – Sabato 19 marzo 2022 (Ardea)

“Amici per l’Italia” scende in campo. Sabato 19 marzo 2022 alle 10.30, in località Lido dei Pini, nel Comune di Ardea, sulla via Litoranea, adiacente al campo sportivo.

COME SI CURA LA MALATTIA COVID

LEZIONE DEL DOTT. MARIANO AMICI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI DI PAVIA E MILANO BICOCCA.

“COME SI CURA LA MALATTIA COVID”

RIFLESSIONI IMPORTANTI PER I CITTADINI

CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.

Cara amica, caro amico,
il sistema vergognoso contro il quale mi sto battendo con forza nelle piazze d’Italia,
il sistema che ci vuole tutti asserviti agli interessi delle case farmaceutiche,
il sistema per il quale la vita dei cittadini non ha alcuna importanza e la loro salute è secondaria,
il sistema che ci vuole tutti malati cronici, imbottiti di farmaci e ubbidienti ad ogni richiesta, qualsiasi essa sia e a prescindere dagli effetti che l’ordine possa avere sulla nostra vita, sul nostro lavoro e sulla nostra salute,
il sistema che mi ha sospeso da medico di base, perché, come molti altri coraggiosi colleghi e colleghe, non mi sono piegato al ricatto “vaccìnati o resta senza stipendio”,
il sistema che continua ad infierire sulle libertà, sul lavoro e sulla salute dei cittadini, nonostante persino le statistiche ufficiali dimostrino l’evidente fallimento della campagna vaccinale nel contenere il contagio ed i decessi associati al Covid-19,
adesso quel sistema vi vuole preda del terrore associato alla guerra, asserviti al pensiero unico delle lobby degli armamenti e assolutamente distolti dal disastro economico e sociale causato dalla forsennata gestione dell’emergenza Covid un disastro che, in conseguenza delle sanzioni imposte alla Russia, diventerà di proporzioni ancora più imponenti.
Prima ancora di dichiarare chiusa la crisi dell’epidemia, ecco che abbiamo dichiarato un nuovo stato di emergenza con decreto legge.

Lo scopo apparente, molto nobile, è di garantire sostegno e assistenza al popolo ucraino sul territorio nazionale. Ma non lasciatevi turlupinare dalle belle intenzioni!
Come sarà garantito questo sostegno?
– accoglienza profughi
– cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari al governo Ucraino. Queste non sono sanzioni, questa è partecipazione attiva al conflitto.
E poi c’è la vera chicca:
– si autorizza, anche a scopo preventivo, di anticipare l’adozione di misure per l’aumento dell’offerta e la riduzione della domanda di gas.
Vuol dire che si faranno dei razionamenti e ci saranno ulteriori aumenti del costo del gas e dell’energia (perché una parte molto significativa di energia elettrica si produce con il gas).
Da questo deriva un aumento generalizzato di tutte le merci ed i servizi, perché luce e gas sono parte del processo produttivo e distributivo.
Dopo averci tenuto per mesi con il razionamento ed i costi alle stelle, dichiareranno l’emergenza cessata ma i prezzi scenderanno solo di poco, facendoci credere che è un grande successo.
Tutto questo per favorire le grandi lobby energetiche, che scalpitavano già da mesi imponendo degli aumenti impossibili sulle bollette, senza però riuscire a far digerire l’operazione agli utenti.
Si tratta di una nuova emergenza (che in questo momento si somma a quella del Covid) finalizzata a imporre restrizioni per favorire speculazioni e mettere definitivamente in ginocchio l’Italia.

Oggi più che mai è doveroso agire, proprio perché è diventata palese l’incapacità della politica di tutelare gli interessi nazionali, di conservare i diritti costituzionali, di non macchiarsi di crimini contro l’umanità nei confronti dei suoi stessi cittadini, crimini come la discriminazione sociale e lavorativa fra chi rifiuta e chi adempie all’obbligo di vaccinazione con un farmaco geneticamente modificato non sperimentato. Un farmaco che ha causato e sta causando malesseri, patologie severe, invalidità permanenti e anche decessi.
Non possiamo assistere inermi ad una deriva totalitaria che calpesta la Costituzione, è nostro dovere provare a fare qualcosa, anche se è difficile sconfiggere i giganti, dobbiamo tentare lo stesso.

Non lasciamoci scoraggiare e fermare dalla loro prepotenza, dalle minacce, dall’ostracismo, dalla denigrazione. Continuiamo a far maturare le coscienze, a protestare, dissentire, criticare, resistere, ma andiamo anche oltre.

È doveroso, nei confronti dei nostri figli e nipoti, assumerci le nostre responsabilità e agire in prima persona.
Amici per l’Italia“, il movimento spontaneo nato per difendere i nostri diritti umani fondamentali, che le istituzioni stanno calpestando, è proprio questo.

Iniziamo questa bonifica istituzionale e questo rilancio di civiltà dal comune, proseguiremo ovunque, dai comuni alla nazione.

Le nostre citta’, già sofferenti per una pessima pluriennale gestione politica, come tante altre realtà territoriali che vivono di turismo e commercio, con l’emergenza sanitaria hanno ricevuto una stangata di proporzioni epocali.
Ho smesso di contare i negozi chiusi, le serrande che non hanno più riaperto e dove compaiono sempre più cartelli con la scritta “vendesi”. Sui social leggo sempre più gruppi di sostegno e aiuto ai più bisognosi, il che significa che nelle nostre città sono aumentati i poveri al di sotto della soglia di sopravvivenza.
Le città sono sempre meno socialmente vive e sempre più imbruttite nell’aspetto e nella cura.
Vedo queste cose e soffro.
Non starò ad elencarti i problemi del territorio, perché li conosci, come li conosciamo tutti.
Voglio invece esortarti a fare qualcosa. A fare la tua parte, con le tue competenze, le tue risorse, la tua testa, la tua integrità. Non delegare più. Il cambiamento comincia dal piccolo. Da te.

Organizziamoci. Uniamo le forze sane. Togliamo gli incompetenti ed i parassiti dalle loro poltrone, iniziamo proprio dai Comuni.
Unisciti, partecipa, candidati, diffondi l’informazione non di regime. Metti a disposizione le tue conoscenze, il tuo tempo, la tua onestà.
Sostieni anche tu “Amici per l’Italia”.
Ne abbiamo bisogno. Le nostre città ne hanno bisogno, l’Italia ne ha bisogno.

Mariano Amici, medico

Iscriviti ai canali Telegram “Amici per l’Italia” e “Mariano Amici” per restare aggiornato sulle prossime iniziative

LA MALATTIA COVID SI CURA

LEZIONE DEL DOTT. MARIANO AMICI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI DI PAVIA E MILANO BICOCCA.

PRIMA PARTE: “SARS COVID 2 E LA MALATTIA”

SECONDA PARTE: “LA MALATTIA COVID SI CURA”

IL GREEN PASS CONCESSO AI VACCINATI È UNA POTENZIALE MINACCIA PER LA SALUTE PUBBLICA

LEZIONE DEL DOTT. MARIANO AMICI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI DI PAVIA E MILANO BICOCCA.

“IL GREEN PASS CONCESSO AI VACCINATI E’ UNA POTENZIALE MINACCIA PER LA SALUTE PUBBLICA, E’ ORMAI EVIDENTE CHE IL VACCINO NON PROTEGGE DALLA MALATTIA E NON EVITA IL CONTAGIO”

IL GREEN PASS BASATO SUI TAMPONI NON GARANTISCE LA SICUREZZA DI LUOGHI E PERSONE

Lezione del Dott. Mariano Amici agli studenti universitari di Pavia e Milano Bicocca

NEMICI E SCIACALLI

CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.

So che molti di voi sono rimasti perplessi per le mie affermazioni circa coloro che dentro le nostre organizzazioni predicano bene ma razzolano male.

E’ la triste realta’!

Troppi tra aspiranti politici, medici, naturopati, avvocati facendo finta di difendere la causa in realta’ si gonfiano le tasche speculando sulla pelle del prossimo.

Contro il sistema che vuole propinarci vaccini e farmaci abbiamo purtroppo soggetti ed organizzazioni che, per interessi solo personali, blaterano il politichese, altri che spacciano ritrovati piu’ o meno naturali per prodotti miracolosi, avvocati che propongono class action per azioni giudiziarie senza fondamento giuridico.
Tutto questo non puo’ essere tollerato!

Il sistema e’ certamente il primo nemico ma se non facciamo chiarezza avremo dentro di noi, che vogliamo giustizia, nemici ancora piu’ insidiosi!!!

Costoro sono gli sciacalli del sistema, un autentico cancro dal quale ci dobbiamo assolutamente liberare e pure in fretta altrimenti non potremo certo vincere la guerra!

Mariano Amici, medico