CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.
Cara amica, caro amico,
il sistema vergognoso contro il quale mi sto battendo con forza nelle piazze d’Italia,
il sistema che ci vuole tutti asserviti agli interessi delle case farmaceutiche,
il sistema per il quale la vita dei cittadini non ha alcuna importanza e la loro salute è secondaria,
il sistema che ci vuole tutti malati cronici, imbottiti di farmaci e ubbidienti ad ogni richiesta, qualsiasi essa sia e a prescindere dagli effetti che l’ordine possa avere sulla nostra vita, sul nostro lavoro e sulla nostra salute,
il sistema che mi ha sospeso da medico di base, perché, come molti altri coraggiosi colleghi e colleghe, non mi sono piegato al ricatto “vaccìnati o resta senza stipendio”,
il sistema che continua ad infierire sulle libertà, sul lavoro e sulla salute dei cittadini, nonostante persino le statistiche ufficiali dimostrino l’evidente fallimento della campagna vaccinale nel contenere il contagio ed i decessi associati al Covid-19,
adesso quel sistema vi vuole preda del terrore associato alla guerra, asserviti al pensiero unico delle lobby degli armamenti e assolutamente distolti dal disastro economico e sociale causato dalla forsennata gestione dell’emergenza Covid un disastro che, in conseguenza delle sanzioni imposte alla Russia, diventerà di proporzioni ancora più imponenti.
Prima ancora di dichiarare chiusa la crisi dell’epidemia, ecco che abbiamo dichiarato un nuovo stato di emergenza con decreto legge.
Lo scopo apparente, molto nobile, è di garantire sostegno e assistenza al popolo ucraino sul territorio nazionale. Ma non lasciatevi turlupinare dalle belle intenzioni!
Come sarà garantito questo sostegno?
– accoglienza profughi
– cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari al governo Ucraino. Queste non sono sanzioni, questa è partecipazione attiva al conflitto.
E poi c’è la vera chicca:
– si autorizza, anche a scopo preventivo, di anticipare l’adozione di misure per l’aumento dell’offerta e la riduzione della domanda di gas.
Vuol dire che si faranno dei razionamenti e ci saranno ulteriori aumenti del costo del gas e dell’energia (perché una parte molto significativa di energia elettrica si produce con il gas).
Da questo deriva un aumento generalizzato di tutte le merci ed i servizi, perché luce e gas sono parte del processo produttivo e distributivo.
Dopo averci tenuto per mesi con il razionamento ed i costi alle stelle, dichiareranno l’emergenza cessata ma i prezzi scenderanno solo di poco, facendoci credere che è un grande successo.
Tutto questo per favorire le grandi lobby energetiche, che scalpitavano già da mesi imponendo degli aumenti impossibili sulle bollette, senza però riuscire a far digerire l’operazione agli utenti.
Si tratta di una nuova emergenza (che in questo momento si somma a quella del Covid) finalizzata a imporre restrizioni per favorire speculazioni e mettere definitivamente in ginocchio l’Italia.
Oggi più che mai è doveroso agire, proprio perché è diventata palese l’incapacità della politica di tutelare gli interessi nazionali, di conservare i diritti costituzionali, di non macchiarsi di crimini contro l’umanità nei confronti dei suoi stessi cittadini, crimini come la discriminazione sociale e lavorativa fra chi rifiuta e chi adempie all’obbligo di vaccinazione con un farmaco geneticamente modificato non sperimentato. Un farmaco che ha causato e sta causando malesseri, patologie severe, invalidità permanenti e anche decessi.
Non possiamo assistere inermi ad una deriva totalitaria che calpesta la Costituzione, è nostro dovere provare a fare qualcosa, anche se è difficile sconfiggere i giganti, dobbiamo tentare lo stesso.
Non lasciamoci scoraggiare e fermare dalla loro prepotenza, dalle minacce, dall’ostracismo, dalla denigrazione. Continuiamo a far maturare le coscienze, a protestare, dissentire, criticare, resistere, ma andiamo anche oltre.
È doveroso, nei confronti dei nostri figli e nipoti, assumerci le nostre responsabilità e agire in prima persona.
“Amici per l’Italia“, il movimento spontaneo nato per difendere i nostri diritti umani fondamentali, che le istituzioni stanno calpestando, è proprio questo.
Iniziamo questa bonifica istituzionale e questo rilancio di civiltà dal comune, proseguiremo ovunque, dai comuni alla nazione.
Le nostre citta’, già sofferenti per una pessima pluriennale gestione politica, come tante altre realtà territoriali che vivono di turismo e commercio, con l’emergenza sanitaria hanno ricevuto una stangata di proporzioni epocali.
Ho smesso di contare i negozi chiusi, le serrande che non hanno più riaperto e dove compaiono sempre più cartelli con la scritta “vendesi”. Sui social leggo sempre più gruppi di sostegno e aiuto ai più bisognosi, il che significa che nelle nostre città sono aumentati i poveri al di sotto della soglia di sopravvivenza.
Le città sono sempre meno socialmente vive e sempre più imbruttite nell’aspetto e nella cura.
Vedo queste cose e soffro.
Non starò ad elencarti i problemi del territorio, perché li conosci, come li conosciamo tutti.
Voglio invece esortarti a fare qualcosa. A fare la tua parte, con le tue competenze, le tue risorse, la tua testa, la tua integrità. Non delegare più. Il cambiamento comincia dal piccolo. Da te.
Organizziamoci. Uniamo le forze sane. Togliamo gli incompetenti ed i parassiti dalle loro poltrone, iniziamo proprio dai Comuni.
Unisciti, partecipa, candidati, diffondi l’informazione non di regime. Metti a disposizione le tue conoscenze, il tuo tempo, la tua onestà.
Sostieni anche tu “Amici per l’Italia”.
Ne abbiamo bisogno. Le nostre città ne hanno bisogno, l’Italia ne ha bisogno.
Mariano Amici, medico