La farsa dei tamponi: questo video ne certifica l’assoluta inattendibilità

Il filmato che vedrete dimostra che i tamponi sono serviti solo a farci ammalare, privarci della libertà e distruggere l’intera economia nazionale.

Invierò il video alla Procura della Repubblica quale prova dei crimini commessi.

CONDIVIDETE IL PIU’ POSSIBILE: L’INTERO MONDO DEVE CONOSCERE LA VERITA’ E CHIEDERE GIUSTIZIA!

Il Covid si può curare, non è il vaccino la soluzione del problema

La variante inglese del Covid che tanta preoccupazione sta destando in questi giorni conferma quanto sostengo da mesi: il vaccino per un virus che è già mutato così tante volte rischia di essere poco efficace e addirittura pericoloso, meglio puntare sulla rivalutazione della medicina del territorio. Lo dico da medico in prima linea: credo da sempre nel valore della vaccinazione ma oggi sono sempre più sconcertato davanti alle modalità con cui viene gestita questa epidemia. Da mesi contesto le misure varate dal Governo per arginare la diffusione del virus. Ribadisco le mie perplessità davanti ad un’indiscriminata vaccinazione di massa che definisco “non necessaria”, dai benefici ancora tutti da verificare, ma soprattutto con forti dubbi sulla sua innocuità, e respingo l’accusa di essere “no-vax” e negazionista.

Ho dalla mia una lunga formazione universitaria con tre specializzazioni ed una invidiabile carriera prima in ambito militare, come ufficiale medico, successivamente in ambito civile, come dirigente dell’Unità Sanitaria Locale, e poi ospedaliera con 15 anni di pronto soccorso e chirurgia d’urgenza. La mia condotta è testimoniata da decenni di attività, sia nell’esercito, sia nell’ambito universitario e ospedaliero e infine come medico di base al servizio dei miei pazienti. Il valore della vaccinazione è innegabile e personalmente l’ho consigliata e praticata a decine di migliaia di pazienti ma rivendico, da medico, anche il diritto di invitare alla cautela perché non tutti i vaccini sono uguali e non tutti i pazienti possono reagire allo stesso modo. Questo non significa essere “no-vax” ma esercitare la professione in modo critico e coerente con i principi del giuramento di Ippocrate e nell’interesse esclusivo dei cittadini.

Sui nuovi vaccini contro il Covid ribadisco le mie perplessità: I primi vaccini che ci offrono sono prodotti di terapia genica, inietteremo acidi nucleici che causeranno la produzione di parti del virus da parte delle nostre stesse cellule ma, poiché è la prima volta che si effettua sull’uomo, non conosciamo le conseguenze di questa iniezione. E se le cellule di alcuni “vaccinati” producessero troppi elementi virali, provocando reazioni incontrollabili nel nostro corpo? I rischi della vaccinazione possono essere maggiori dei benefici specie nel caso di un vaccino non sufficientemente testato circa la sua efficacia ed innocuità. Ciò in particolar modo se viene praticato in maniera indiscriminata, per una malattia la cui mortalità è prossima allo 0,05%. Gli effetti collaterali dell’inoculazione potrebbero derivare proprio dalle modalità di funzionamento del vaccino: le prime terapie geniche saranno con l’RNA, ma ci sono progetti con il DNA. Normalmente, nelle nostre cellule, il messaggio viene inviato dal DNA all’RNA, ma in determinate circostanze è possibile il contrario, soprattutto perché le nostre cellule umane contengono i cosiddetti retrovirus “endogeni” integrati nel DNA dei nostri cromosomi. Questi retrovirus “addomesticati” che ci abitano sono generalmente innocui ma possono produrre un enzima, la trascrittasi inversa, in grado di trascrivere all’indietro, dall’RNA al DNA: quindi un RNA estraneo al nostro corpo e somministrato per iniezione potrebbe codificare DNA, altrettanto estraneo, che può quindi integrarsi nei nostri cromosomi.

Pertanto non solo c’è il rischio reale di trasformare i geni del soggetto vaccinato in modo permanente ma anche la possibilità, modificando gli acidi nucleici degli ovuli o dello sperma, di trasmettere queste modificazioni genetiche ai figli.

Ma quindi, in attesa di accertare efficacia e innocuità del virus, come fronteggiare il Covid? La soluzione può passare solo da una effettiva valorizzazione della medicina del territorio e vi spiego: in queste settimane per screditare la mia azione mi hanno dato del negazionista ma è una calunnia. Ho, infatti, vissuto sulla mia pelle cosa significa combattere questo virus stando ogni giorno al fianco dei pazienti, con terapie mirate e spesso alternative rispetto ai rigidi protocolli ministeriali, e sono convinto che proprio noi medici di famiglia possiamo svolgere un ruolo strategico. In tutti questi mesi nei pazienti del gruppo di medici che coordino non abbiamo avuto vittime, né abbiamo ricoverato alcun paziente ammalato e positivo al tampone. Noi assistiamo un bacino di oltre 6mila pazienti che è ben più di un ospedale: perché non tenere conto della nostra esperienza, invece di bollarci subito come “negazionisti”?

È una proposta che formulo anche in prospettiva futura e post emergenziale: si dovrebbe prendere questo nostro modello operativo come esempio per ristrutturare completamente il Servizio Sanitario Nazionale. Una medicina del territorio ben organizzata può ridurre almeno del 90% i ricoveri in ospedale, sia per le malattie contagiose e/o diffusive (Covid compreso) sia per altri tipi di patologie, riservando all’ospedalizzazione solamente i ricoveri in reparti di elezione. Ovvio che per fare questo dobbiamo mettere al centro il medico di base, figura assolutamente da rivalutare in quanto è il professionista che più di tutti può e deve conoscere il quadro clinico generale dei pazienti. A differenza dei medici ospedalieri, dei membri del CTS e dei cattedratici infatti è proprio il medico di base che, grazie ad una casistica di gran lunga più ampia, conosce le patologie contagiose e/o diffusive ed i loro meccanismi di trasmissione. Così facendo, evitando inutili ospedalizzazioni, la Sanità potrebbe essere ristrutturata rivalutando i reparti da riservare ai ricoveri di elezione ed al contempo sarebbe possibile potenziare, con i risparmi di spesa, i centri diagnostici per offrire al medico del territorio la possibilità di far eseguire accertamenti diagnostici in tempo reale come può fare un ospedale. Al professionista ospedaliero, invece, deve essere riservato il ruolo di medico nei reparti di elezione, lasciandolo libero di curare secondo scienza e coscienza, senza l’imposizione di un rigido protocollo terapeutico che gli discenda da direttive superiori, in quanto i pazienti non sono tutti uguali e debbono essere curati caso per caso, in funzione del quadro clinico che presentano poiché, diversamente, si rischia di arrecare gravissimi danni al paziente stesso come purtroppo verificatosi durante questa emergenza.

Mariano Amici medico

La grave pericolosità dei vaccini genici contro il Covid

Tutte le misure intraprese fino ad oggi fanno parte di una strategia tesa a fare in modo che il popolo veda il vaccino come la salvezza dell’umanita’. Qual’è il vantaggio di un vaccino generalizzato per una malattia la cui mortalità è prossima allo 0,05%? Questa vaccinazione di massa non è necessaria. Inoltre, i rischi della vaccinazione possono essere maggiori dei benefici.
La cosa più preoccupante è che molti paesi, tra cui l’ Italia, si dicono pronti a vaccinare nelle prossime settimane, mentre lo sviluppo e la valutazione di questi prodotti sono stati affrettati nonche’ l’efficacia e la innocuita’ di questi vaccini non è stata finora pubblicata.
Abbiamo avuto diritto solo ai comunicati stampa dei produttori industriali, consentendo alle loro azioni di salire sul mercato azionario!
La cosa peggiore è che i primi “vaccini” che ci vengono offerti non sono vaccini, ma prodotti di terapia genica.
Inietteremo acidi nucleici che causeranno la produzione di parti del virus da parte delle nostre stesse cellule.
Non conosciamo assolutamente le conseguenze di questa iniezione, perché è la prima nell’uomo. E se le cellule di alcuni “vaccinati” producessero troppi elementi virali, provocando reazioni incontrollabili nel nostro corpo?
Le prime terapie geniche saranno con l’RNA, ma ci sono progetti con il DNA. Normalmente, nelle nostre cellule, il messaggio viene inviato dal DNA all’RNA, ma in determinate circostanze è possibile il contrario, soprattutto perché le nostre cellule umane contengono sin dall’alba dei tempi i cosiddetti retrovirus “endogeni” integrati nel DNA dei nostri cromosomi.
Questi retrovirus “addomesticati” che ci abitano sono generalmente innocui (a differenza dell’HIV, del retrovirus dell’AIDS ad esempio), ma possono produrre un enzima, la trascrittasi inversa, in grado di trascrivere all’indietro, dall’RNA al DNA.
Quindi un RNA estraneo al nostro corpo e somministrato per iniezione potrebbe codificare DNA, altrettanto estraneo, che può quindi integrarsi nei nostri cromosomi.
C’è quindi un rischio reale di trasformare i nostri geni in modo permanente. C’è anche la possibilità, modificando gli acidi nucleici degli ovuli o dello sperma, di trasmettere queste modificazioni genetiche ai nostri figli.
Le persone che promuovono queste terapie geniche, falsamente chiamate “vaccini” sono apprendisti stregoni e prendono gli italiani e altri cittadini del mondo, per cavie.
Non vogliamo diventare, come i pomodori o il mais transgenico, OGM (organismi geneticamente modificati).
Un funzionario medico di una delle aziende produttrici farmaceutiche ha affermato pochi giorni fa di sperare in un effetto di protezione personale, ma che non si dovrebbe sperare troppo in un impatto sulla trasmissione del virus, quindi sulle dinamiche dell’epidemia.
Questa è un’ammissione mascherata che non è un vaccino. Una vergogna.
Sono ancora più inorridito perché, in linea di principio, non sono contro i vaccini ma sostengo che vi sono vaccini e vaccini e che prima di praticarli bisogna sempre soppesare i pro ed i contro.
Dobbiamo dire basta a questo disegno criminoso estremamente preoccupante!Louis Pasteur si sta rivoltando nella tomba.
La scienza, l’etica medica e soprattutto il buon senso devono prendere il sopravvento.
Mariano Amici medico

Non lasciatevi prendere dal panico

Smettetela di leggere o ascoltare ogni giorno notizie e bollettini del terrore. Non vi fa bene e non serve a niente.
Informarsi è giusto, ma impariamo a riflettere e ad attingere direttamente dalla fonte le informazioni, pur nella loro incompletezza.

Leggiamo i dati ufficiali qui
Dettaglio andamento ultimi 30 giorni
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-dashboard

Negli ultimi 30 giorni (al 26 Novembre) ci sono stati 843.303 casi.
Questo numero include tutte le persone risultate positive al test (e già noi sappiamo che i tamponi non sono strumenti diagnostici affidabili, come vi scrivevo qui): anche se non sono malate, cioè non presentano sintomi, queste persone sono rappresentate nel grafico con le bacchette di colore verde. I numeri che invece si riferiscono esclusivamente a chi sta male, cioè che presenta sintomi, sono ben diversi e rappresentati nel grafico dalle bacchette di colore blu. Anche in questo caso, cioè nell’ambito delle persone che presentano i sintomi e stanno male, ci sono i vari livelli di gravità.

L’esame di questi dati la trovate nella tabella in basso a destra, disponibile – però – solo per 560.466 casi e in un formato che richiede una maggiore riflessione e NON rende possibile la precisa estrazione dei dati stessi.

Questa tabella ci dice che:
1 – in tutte le fasce di età, più del 50% delle persone “positive” sono del tutto asintomatiche
2 – in tutte le fasce di età, una media del 75% delle persone positive sono asintomatiche o poco sintomatiche
3 – nel rimanente 25% ci sono quelli che presentano lievi sintomi (e sono più del 50%), quelli che hanno sintomi severi e quelli che sono in condizioni critiche.

Se andiamo a rivedere il numero di 843.303 e applichiamo queste informazioni otteniamo:
1 – le persone prive di sintomi o con pochi sintomi sono almeno 632.000
2 – le persone con sintomi lievi sono almeno 105.000

Ora cerchiamo di inquadrare il tutto in una prospettiva più ampia.
Per farlo, andiamo ai dati cumulativi, quindi da Febbraio ad oggi, 26 novembre
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-dashboard

Ci sono stati 1.454.529 casi. Sembrano tantissimi, ma ricordiamoci che l’Italia ha 60 milioni di abitanti e che le persone fino ad oggi contagiate sono il 2,42% della popolazione italiana. Ricordiamoci anche che sono già guariti 523.441 contagiati.

Andando a togliere le persone senza sintomi e con pochi sintomi, dobbiamo scalare da questo dato, come abbiamo visto, almeno il 75% (1.090.896).

Restano 364.000 persone circa, per cui la Sars-Cov-2 ha rappresentato un effettivo problema di salute di entità lieve, grave o critica. Si tratta dello 0,6% della popolazione italiana. E questa è la reale portata del problema.

Veniamo ai decessi. Sono purtroppo deceduti dall’inizio dell’epidemia 49.931 malati, pari al 3,4% dei positivi.

Attenzione: queste 49.931 persone sono morte con il Covid e non necessariamente a causa del Covid. Il dato include, infatti, tutti quelli che al momento del decesso erano positivi al test.

Ma c’è da ragionare ancora un po’ anche sui deceduti.

Per farlo vediamo altri dati ufficiali qui:
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia#10

Sono state esaminate in questo studio le cartelle cliniche di 41.737 deceduti.
E vediamo cosa ci comunicano essere emerso da questa analisi:

età media 80 anni
il 2% non aveva altre malattie croniche importanti preesistenti
il 12% ne aveva una
il 16% ne aveva due
il 70% ne aveva 3 o più

Cosa significa? Che 31.302 persone positive al Covid e decedute avevano mediamente 80 anni e 3 o più gravi patologie croniche preesistenti.
Che soltanto 835 deceduti non avevano altre gravi patologie croniche preesistenti.

Ora cerchiamo i dati Istat del 2017 (quelli del 2018 non sono ancora disponibili)
Morti a causa di malattie respiratorie (dato che include le sindromi influenzali): 53.372

Sono due dati paragonabili perché anche il Covid è una malattia respiratoria.

2017 (senza Covid): 53.372 (media mensile: 4500)
2020 (10 mesi, con Covid): 41.737 (media mensile: 4200)

Prendiamo quindi coscienza che la mortalità corrente per malattie respiratorie Covid incluso è inferiore a quella del 2017, in cui non c’era Covid. E questa è la reale situazione in Italia.

 

Prendere coscienza della reale situazione italiana non significa sentirsi autorizzati ad avere atteggiamenti irresponsabili, ma può e deve significare un cambio di prospettiva su questa pandemia e sulla necessità di mantenere proporzionato il bilancio tra i terribili danni economici e psicologici che infliggono le misure di contenimento e la necessità di non propagare il virus.

Dati ufficiali Protezione Civile
http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

Dati ufficiali Istituto superiore della sanità
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/

Dettaglio andamento ultimi 30 giorni
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-dashboard

Dati Cumulativi
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-dashboard

“Il vaccino per il Covid-19 non è realizzabile, questo virus ha subito già più di 200.000 mutazioni”

La mia professionalità a sostegno di TUTTI i CITTADINI nonché di TUTTE le ATTIVITÀ COMMERCIALI ed IMPRENDITORIALI colpite a morte dalle INUTILI MISURE ANTI COVID adottate dal governo Conte.

Denuncia relativa all’inattendibilità dei tamponi: comunicazione importante

Lo Studio Legale Massafra, su mio incarico ha predisposto, e messo a disposizione di chiunque ne volesse una copia, un modello di denuncia – querela, con allegata documentazione, basato sulla dichiarazione congiunta sottoscritta dal Dott. Fabio Franchi medico infettivologo esperto di virologia, la Dott.ssa Antonietta Gatti scienziata esperta di nanopatologie, il Dott. Stefano Montanari, farmacista ricercatore scientifico e nanopatologo, ed il Prof. Stefano Scoglio, ricercatore scientifico, candidato Premio Nobel per la Medicina 2018.

Le richieste di copia del modello di denuncia sono state talmente numerose che non si e’ riusciti ad evaderle tutte in tempo reale ed integralmente. Ad ogni buon fine ad oggi consta che sono state depositate denunce in ogni regione d’Italia e pertanto, al fine di non intasare le procure con un numero eccessivo di querele, viene momentaneamente sospeso il servizio reso, su mio incarico, dallo Studio Legale Massafra in attesa che la magistratura prosegua la propria azione.

Qualora si rendesse necessario il servizio verrà ripreso non appena le procure daranno seguito alle denunce già depositate così consentendo a tutti coloro che hanno inviato la richiesta, o che la invieranno, di costituirsi parte civile e richiedere il risarcimento dei danni subiti. Provvedero’ personalmente a dare notizia degli sviluppi di questa mia iniziativa.

Mariano Amici medico

“I tamponi non servono per tutelare la salute ma per giustificare i continui DPCM”

I tamponi non servono per tutelare la salute ma per giustificare i continui DPCM Conte che stanno distruggendo l’intera economia nazionale.

Ricorso al Tribunale competente contro il DPCM di Conte: “Non salvaguarda la salute”

Ho presentato il RICORSO al TRIBUNALE COMPETENTE contro il DPCM di CONTE che non salvaguarda la salute e mette in ginocchio l’intera economia nazionale.

ADERITE IN MASSA! IL MOVIMENTO IMPRESE ITALIANE e vari altri operatori commerciali hanno già manifestato la propria adesione. Ascoltate i motivi.

Grave stato di allarme senza fornire i dati per rappresentare la realtà del fenomeno Covid-19

TUTTI I MEDIA E TUTTI I POLITICI DI MAGGIORANZA E DI OPPOSIZIONE CONTINUANO A DIFFONDERE DISPACCI DA BOLLETTINO DI GUERRA PROCURANDO UN GRAVE STATO DI ALLARME SENZA FORNIRE I DATI PER RAPPRESENTARE LA REALTA’ DEL FENOMENO COVID.
Se volessero raccontare la verità prima di tutto dovrebbero fare chiarezza sulla inattendibilita’ dei tamponi per poi rappresentare il reale quadro della situazione. Infatti, a fronte di un numero sproporzionato di “falsi” positivi al tampone bisognerebbe:
1)Analizzare il numero dei soggetti realmente ammalati e la reale causa della malattia.
2)Analizzare il numero dei morti e la reale causa di morte.
3)Analizzare il numero dei morti per “verosimili” reali casi di Covid.
4)Analizzare il numero dei morti per altre cause conteggiandoli per singole patologie.
Solo a fronte di questi dati valutare se chiudere o non chiudere il paese, se chiudere o non chiudere i reparti di eccellenza per potenziare i reparti Covid. Se non si fa questo significa che c’e’ la precisa volonta’ da parte del Governo con la connivenza dell’opposizione di utilizzare strumentalmente la DISINFORMAZIONE al fine di adottare provvedimenti (DPCM) per SCOPI DIVERSI da quelli della tutela della salute. NOI NON CI STIAMO! Se continua cosi RICORREREMO IN MASSA a tutti i DPCM che dovessero essere emanati.
Mariano Amici medico

I DPCM di Conte sono illegittimi e sto preparando il ricorso: mi aiutate?

Ho messo insieme tutti gli elementi SCIENTIFICI e GIURIDICI che dimostrano che i DPCM e particolarmente l’ultimo del 25-10-20 sono ILLEGITTIMI. A brevissimo presenterò RICORSO con carattere di urgenza per bloccare il DPCM.

Ho bisogno che tutti i cittadini e particolarmente i TITOLARI DELLE ATTIVITÀ colpite dagli ILLEGITTIMI PROVVEDIMENTI governativi partecipino al RICORSO COLLETTIVO alla stessa maniera in cui abbiamo fatto sul ricorso contro l’ordinanza sulla vaccinazione obbligatoria che abbiamo vinto!

Seguite le mie iniziative ed interagite con me attraverso il mio profilo facebook. Anche in questa iniziativa dobbiamo cercare di VINCERE per continuare a portare avanti la nostra lotta per la VERITÀ e per la LIBERTÀ.

Mariano Amici medico