La Costituzione italiana stabilisce che nessun obbligo sanitario può essere imposto con la forza pubblica se non risponde ad un interesse della collettività, e di converso un cittadino ha diritto di adempiere all’obbligo previsto dalla legge per tutelare il proprio e collettivo interesse.
In conformità a questi principi, la legge italiana ha imposto l’obbligo di somministrazione di farmaci vaccinali anti-SARS-CoV-2 per prevenire le infezioni e contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2.
Come ha fatto allora il Ministero della salute ad attuare la legge mediante l’impiego di farmaci, con indicazione terapeutica di anti-COVID-19, nel momento in cui ormai e’ sotto gli occhi di tutti che non impediscono né l’infezione della persona vaccinata né la diffusione del contagio?
La corte costituzionale dovra’ prossimamente pronunciarsi sulla legittimita’ dell’obbligo vaccinale.
Di questa prossima pronuncia da parte della corte costituzionale gli organi di informazione non ne parlano, perche’?
Si vuole forse che la corte costituzionale, formata purtroppo anche da giudici di nomina politica, possa emettere, nel silenzio piu’ totale, una sentenza pilotata che conferma la legittimita’ dell’obbligo, salvando cosi le chiappe di chi ha varato la legge, piuttosto che responsabilizzare i giudici ad emettere una sentenza giuridica che, a fronte della evidenza dei fatti, faccia finalmente giustizia con una pronuncia di incostituzionalita’?
Tutti i cittadini e soprattutto medici ed avvocati sono invitati a far sentire la loro voce!
Mariano Amici, medico